giovedì 4 giugno 2015

"PRETTY LITTLE LIARS" IS BACK, BITCHES.

"Game on Charles" - 6x01





Dopo una quinta stagione fin troppo tranquilla, azzarderei quasi soporifera, Pretty little liars riparte col botto. C'eravamo lasciati con un'ultima scena che traslava i nostri interrogativi da  "WHO is A?" a "WHO THE HELL is CHARLES???".
Si, perchè la signora Marlene King, dopo averci fatto scervellare per ben cinque stagioni su chi potesse essere A  -  sarà stato il male? Sarà stato il bene? O sarà stato BBBOH???  -  , dopo averci fatto surriscaldare le meningi per formulare le nostre teorie e sospettare paranoicamente anche di nostra madre, si sveglia una mattina e decide che A è CHARLES. WHAT THE FUCK?? Siamo nella confusione più totale tra "red coat", la vedova nera, A e Charles. Sono tutti la stessa persona? 


Signora King, io vorrei i danni morali e materiali.





Ma veniamo alla Season Premiere

Se l'intera stagione passata di PLL aveva suscitato in me solo grossi sbadigli, questa puntata mi ha provocato la TACHICARDIA. Farsi perdonare del trollaggio infinito ? Signora King, lo stai facendo bene! Ti farò uno sconto sui danni morali. CHE PUNTATONE. 
Innanzitutto, si scopre che nella Dollhouse c'è una sesta ragazza, una ennesima Alison per Charles, che però è lì da molto più tempo. Si tratta di Sara Harvey, una ragazza scomparsa nello stesso periodo di Ali, o almeno lei così sostiene. C'è, infatti, il dubbio che sia Bethany e che invece Sara sia quella passata a miglior vita... perchè, DIGIAMOGELO, a chi importa un fico secco di 'sta Sara Harvey? Ma manco alle sue amiche!
Le liars e Mona sono ancora fuori ma pur sempre uccellini in gabbia, soggetti alle intemperie, alla fame e alla sete. Dopo un paio di giorni, Charles decide di riaprire le porte della casa: insomma, tra lui e lei scegliere non saprei, però sanno che quella è la loro migliore opzione (anche se vedevo Aria piuttosto eccitata all'idea di bersi la sua plin plin !); non fanno in tempo a rientrare, che vengono stordite da A e, le quattro, si ritrovano nude, coperte solo da un lenzuolo bianco, su tavoli settori di un finto obitorio, mentre una Mona versione crocerossina porta loro del succo e un'aspirina. 

DLIN DLON.


"Entrate nelle vostre camere
dove troverete le vostre sorprese"


Mona si rifiuta, nonostante conosca bene il prezzo di quello che sta facendo ( la bambola ribelle finisce giù nel pozzo ). PERCHE' ? Due sono le cose : o era la sua migliore opzione, perchè immaginava - per esperienza - cosa Carletto intendesse per "sorprese" o perchè ...Mona, di te non ci si fida. 
La sorpresa di Carletto è tutt'altro che piacevole per le nostre bugiardelle che, quando si ritrovano, hanno delle facce a dir poco traumatizzate. IO VOGLIO SAPERE COSA DIAMINE SIA SUCCESSO LA' DENTRO.
Nonostante la Tanner e la polizia di Rosewood sembrino aver riacquistato un po' di competenza, non riescono da soli ad arrivare a nulla di concreto, cosicché scendono in campo i FIDANZATI, l'altra metà delle mele, l'altra metà delle ship, che mettono a punto un piano perfetto che li condurrà da A: Alison dovrà lanciare l'amo per far si che A (che loro pensano sia Andrew) la porti dalle altre e al contempo dirottare la polizia altrove, perchè altrimenti A mica rischierebbe la cattura prima di portare a termine il suo gioco. Lasciatemi dire quanto pessimo, e sospetto, sia il tempismo di Jason che si presenta a casa quasi con l'aria da cazzomenefregaame di tutto ciò. Jason, sei più brutto che innocente.
Cooooomunque... A mica è fesso, boyfriends! Ad attendere Ali c'è un'automobile con un navigatore che la porterà da lui; inoltre, neutralizza i tentativi di Ali di comunicare la sua ubicazione e la obbliga a rivestirsi come in quella famosa notte. Ciò nonostante, Caleb e Ezra, riescono a capire la direzione da prendere e vanno in cerca di Ali e quindi verso le ragazze. 
Mi concedo un'altra digressione sul bel professorino che è DA SEMPRE, per vari motivi, il mio sospettato n° 1 che persevera nella sua stranezza, dato che sta tentando di mettere i bastoni tra le ruote a Caleb da varie puntate e sembra sempre nervoso e strano (da notare poi nella Dollhouse lo stesso trenino con cui giocava con Malcolm, la macchina per fare i pop corn, la canzone di Ella Fitzgerald che ricorre... ma sono ormai sicura che è Marlene che trolla, anche se sono affezionata al mio sospetto e non vorrei abbandonarlo nemmeno davanti all'evidenza dell'alibi! ).






Spencer dichiara l'inizio dei giochi e minaccia di bruciare tutti i ricordi di Charles se quest'ultimo non darà loro Mona e le lascerà libere. Charles deve scegliere tra far bruciare i suoi ricordi e le bambole e acciuffare finalmente Alison, la sua bambola preferita, o se salvare i primi e rinunciare alla seconda. Alla fine, aziona il sistema antincendio e le ragazze scappano verso l'uscita, dove si ricongiungono con i loro amati: ecco gli Haleb, ecco gli Ezria, ecco perfino gli Spoby (dopo un breve momento Mencer o Spona, che dir si voglia) ed ecco infine anche un bell'abbraccio Emison, anche se forse Emily avrebbe voluto di più. E, mentre volano limoni duri e si liberano feromoni nell'aria della Pennsylvania, la nostra atleta sembra prendere coraggio, si avvicina, sfoggia il suo migliore sguardo intenso e ...




"Ali... Chi è Charles Dilaurentis?"



EM, la FRIENDZONE te la meriti.


In definitiva, un gran bell'episodio - alzi la mano chi se l'è fatta sotto quando dietro la tenda è sbucato A - in cui miracolosamente ho apprezzato perfino la Tanner. Invece Carletto caro... Marlene dice che passeremo dalla tua parte... a me, per ora, STAI SUL TAZZO. E ricorda...


Streaming sub ita della puntata : http://vidto.me/ht2zd628abfc.html

giovedì 21 maggio 2015

La TOP 10 delle scene della prima stagione di Orange is the new black (SOGGETTIVA)

Il pilot di di una serie tv è come un primo appuntamento. Da quello deciderai se ce ne sarà un secondo o un terzo, da quello deciderai se continuare nella conoscenza. E lo farai nei tempi e nei modi dettati da quanto ti piace la persona (serie tv) in questione. Se non puoi aspettare per rivederla, allora ti piace tanto. Figuriamoci se divori una serie in due giorni... è amore (meglio non divorare "il tuo appuntamento", però u.u). Il  BINGE-WATCHING l'ho praticato solo con tre serie... e questa è una di quelle. 
Orange is the new black non deve essere considerata soltanto per le forti tinte gay -cosa che potrebbe minacciare l'eterosessualità di alcuni-, anche perchè la definizione di "serie gay" le starebbe stretta oltre a non corrispondere a vero; questa serie è dramedy puro, è brillantezza, è sagacia, è il politicamente scorretto, è humour nero, è, in una parola, GENIO. Siamo in attesa della terza stagione (data di rilascio : 12 Giugno, ndr ) ed ogni pretesto è buono per un bel rewatch... 


...ERGO...

...beccatevi un po' una bella top ten (secondo la sottoscritta) delle scene della prima stagione, quella che ci ha fatto innamorare. Si, perchè io e "il mio appuntamento" tra un po' festeggeremo il nostro secondo anniversario.



Riviviamo insieme e diciamo : "Sia lodato ORANGE!"- "Sempre sia lodato".




10. Pornstache aggiunge l'ingrediente segreto.

Il nostro viscidone preferito continua la sua partita a scacchi con il valoroso capitano dalla chioma rosso fuoco, decidendo di calare l'alfiere e svuotare la vescica nella zuppa preparata con tanto ammmore da Red e co.  "It's perfect!"... IT WAS PERFECT. Una scena -e una zuppa- per stomaci forti, molto forti.
SPECIAL SOUP. UHM... GNAM GNAM.









9. La pizza di Yoga. 

La gracile Yoga Jones è presa da un'irrefrenabile voglia di pizza, così, alla prima occasione utile, parcheggia in seconda fila il suo caro ZEN e ne piazza una consistente, in pieno viso, a Watson -campionessa di istigazione- la quale cade a terra come manco corpo morto cade. 
KUNG FU YOGA.










8. "I threw my pie for you".

Meglio di un 'ti amo', meglio di un 'non posso vivere senza di te', meglio di qualsiasi altra frase sdolcinata vi venga in mente: HO BUTTATO LA MIA TORTA PER TE. Ci rendiamo conto del picco di romanticismo raggiunto? E Piper che fa anche la schizzinosa di fronte a questa immensa prova d'amore. Questa scena non ha bisogno di presentazioni. 
BAKE OFF LITCHFIELD.









7. Un McTampax con ketchup.

Tra le innumerevoli qualità della nostra Piper, spicca su tutte la furbizia, quella che la porta a criticare il cibo di fronte alla donna che gestisce la cucina, che è una vera tosta. Risultato? Un McTampax al ketchup che, a giudicare dal colorito della "salsa", è fresco fresco di giornata. Buon appetito, Chapman!
WOMAN vs FOOD.









6. Piper trascina Alex in cappella.

Dopo aver trascorso qualche manciata di ore in isolamento, la nostra Piper già dà segni di pazzia come fosse lì dentro da mesi (delicatina, eh!) e forse pensava di non uscire più da lì; fatto sta che, non appena ritorna nel mondo sociale, è colta da una crisi mistica nella quale coinvolge anche Vause, trascinandola nella cappella del penitenziario per una sessione di intensa, estenuante... preghiera. Si, oh si.
TAKE ME TO CHURCH.








5. "I'll share".

È in atto una riunione delle "incasinate anonime" e ognuna può alzarsi e condividere con le altre la propria storia triste, ma è difficile battere quella di Taystee e della salsa barbecue sulle tette, anche se Vause decide comunque di tentare; ne esce un paragone tra Piper e l'eroina da far rabbrividire le chiappe permalose di quest'ultima, che abbandonano la sala più in fretta del sesso tra Daya e Pornstache. Ed è subito record. 
USAIN CHAPMAN.














4.  Chapman vs Mr. Healy.

Due mondi diametralmente opposti quelli del chiuso di mente, brutto e panzuto ometto baffuto con una strana ossessione per le lesbiche e della nostra donna di mondo, dinamica, bellissima e curiosa Chapman, nonostante il vano tentativo di Mr. Healy di far credere a Piper di essere simili con frasi scadute che iniziavano con "quelli come noi..." . Due gocce d'acqua, pure gli stessi baffi. Caruccia la rappresentazione dell'amore (obbligatoriamente) platonico, chiuso e limitante, quasi cavernicolo che prova Sam. ANCHE NO. GRAZIE.
ENEMIESZONE.









3. "Bitches got to learn".

Siamo sul podio e non poteva mancare questa scena. Mentre le altre detenute cercano di portare avanti una messinscena per "spaventare" e mettere in riga le ragazzine del riformatorio, con scarsissimi risultati, arriva la 'lesbionica' Chapman "fresca fresca" (napoletano, ndr) che mostra loro come basti semplicemente la cruda verità -si, quella che farà di te la sua puttana- per centrare l'obiettivo. Perchè le stronze devono imparare. E si impara solo dalla verità.
EVILBRUTALCHAPMAN.









2. "I will fuck you".

Chi di noi non ha imparato a memoria questo monologo per poi riproporlo infinite volte davanti allo specchio? Ok, forse solo io... ma non è questo il punto!! u.u  Questa è LA scena. Tutti noi abbiamo applaudito davanti allo schermo o almeno sorriso compiaciuti di fronte a questi pochi ma intensi minuti di gloria di Alex Vause, in cui minaccia in modo singolare l'insopportabile Pennsatucky. Spaventare un'estremista cattolica omofoba e un po' svitata : lo stai facendo bene. L'espressione tra lo schifato e il seriamente preoccupato della Doggett dice TUTTO. Ho letto commenti su you tube di gente che si è indignata. Il messaggio più che l'azione; la forma, in questi casi, è tutto. E, comunque, voi... compratevi un set di neuroni.
RAPE ME.









1. The fight scene.

Avrei voluto dare l'argento a questa scena e l'oro alla precedente, se non fosse stato per il fatto che questo, SIORE E SIORI, è un cliffhanger. Mica roba di tutti i giorni! 
E quindi meritava il gradino più alto del podio. Bene. Riflettiamo. Noi lo sappiamo che Piper è la protagonista -anche se è una serie corale- e non può morire. Non alla prima stagione, sicuramente. Su questo (noi intelligenti), siamo tutti d'accordo e tranquilli. Ma chi si aspettava che la situazione addirittura si ribaltasse con Chapman che inizia a menare duro l'angelo di Dio sulle note di "Adeste Fideles" (english version) con spargimento di sangue gratuito? L'avrà uccisa? Oddio. E ora? DEVO SAPERE. DEVO.SAPERE. E devi pure aspettare un anno. FUCK.
A parte questo, che nuoce gravemente ai curiosi patologici come la sottoscritta, riconosco che i cliffhanger sono tanta roba.
E tanta roba c'è in questa scena : ansia, tensione, pazzia, rabbia (e viscidume di mr. Healy, che uomodimmmerda!), vendetta, disperazione, violenza. Suspense. Un tripudio di emozioni.









E la top ten si conclude qui, anche se volevo fare una menzione speciale alla scena di Morello e Pornstache nel furgoncino che chiameremo il "non-stupro", che però ci scuote emotivamente (forse più del vedere una scena di stupro, perchè l'immaginazione è potente) dal momento che Lorna e lo spettatore sono convinti che questo avverrà e quindi assistiamo a lunghissimi minuti di tensione, ansia e preoccupazione. Ci identifichiamo completamente nel personaggio e proviamo sollievo sul finale, perchè Pornstache non ci ha violentati; qualcosa che non avviene ma che temiamo avvenga risulta essere più d'impatto dell'azione stessa, se fosse avvenuta : this is fuc*ing genius! 



Orange è fottutamente geniale.
E se vi manca nell'album delle figurine delle serie tv, vi invito a rimediare seduta stante.

domenica 22 febbraio 2015

GONE GIRL. "L'AMORE BUGIARDO".

Spero vivamente che esista un girone dell'inferno per coloro che, volendo a tutti i costi "italianizzare" i titoli dei film stranieri, così da renderli più POP (...talvolta fin troppo POP), incuranti dell'esistenza dei dizionari, scelgono dei titoli alla -pardon mon français- "membro canino" che, spesso, sono fuorvianti e non c'entrano un fico secco con la trama del film.
In questo caso, il titolo del film, e anche del libro da cui è tratto, è "L'amore bugiardo", che rimanda un po' alla cinematografia Mucciniana la quale, si sa, (ma non si sa perchè) in Italia, riscuote sempre un ottimo successo al botteghino. Come se questo film, peraltro firmato da David Fincher, ne avesse bisogno. Ok, man, magari posso anche essere d'accordo che "ragazza scomparsa" sia un tantino cacofonico, ma, a questo punto, perchè non lasciarlo così com'è, nella sua purezza e musicalità? Misteri. E di mistero si parla, volendo dare una prima, superficiale, lettura del film, quella che, volente o nolente, hai bisogno di configurare nella tua testa nei primi quindici, venti minuti della visione di un film. Cosa sto guardando? Di che diamine parla sto film? Ah, c'è un mistero. E non stiamo parlando del perchè Ben Affleck faccia l'attore. La trama ruota attorno alla scomparsa di Amy Elliott-Dunne, che avviene proprio il giorno del quinto anniversario di matrimonio con Nick Dunne. E in effetti, di lì a poco, scendendo a un livello meno superficiale, scopriamo che il film parla soprattutto di matrimonio, del loro matrimonio, di com'è nato, delle aspettative e della realtà. Lei è più intelligente di lui, lei ha più soldi di lui, lei la donna di mondo con tanti sogni e ambizioni e lui il ragazzo di periferia che si accontenta del necessario. Sulla carta, destinati a durare meno di un gatto in autostrada, ma si sa... l'amore può tutto. Si innamorano, si promettono di non diventare mai come quelle coppie che tanto disprezzano e i cui spettri li spaventano tanto da farsi andare bene tutto l'uno dell'altra, in superficie, ma, nel profondo vorrebbero cambiarsi tanto da non riconoscersi nemmeno più.
Un tema che più banale non si può, ma trattato in maniera assolutamente insolita e cioè tessendo un godibilissimo thriller metaforico dalle sfumature noir, in cui è inserita, piuttosto a sorpresa, anche una scena splatter, che, a dir la verità, non stona per niente, anzi. Le due ore e mezza di film volano. 
Da questo punto in poi, avviso che ci saranno spoiler. *SPOILER ALERT*
Si scopre che Amy non è morta, ma ha inscenato il suo omicidio nel tentativo di incastrare il marito fedifrago e vendicarsi, così, con stile. Cioè... ADORO. Lui -nonostante sia un tontolone rispetto alla genialità di lei- presto lo capisce ed inizia un interessante, manipolatorio, braccio di ferro mentale tra i due bugiardi : da un lato, lei, con il suo piano articolato che è costretta a ridisegnare più e più volte, dall'altro, lui (+ sorella e avvocato), che deve cercare di convincere polizia, mass media e le persone che non l'ha uccisa. Ed è proprio in questa fase del film che scendiamo ad un terzo livello, in cui viene data importanza ad un'altra tematica, quella che è il fulcro di tutto : la verità, o meglio, la percezione della verità, come rivelatoci da questo dialogo tra Nick e il suo avvocato:

- La verità non è importante. La verità è irrilevante!
- Ma io ti dico la verità!
- Devi lavorare di più sulla percezione della verità. E' quella che potrebbe salvarti.

Fincher, in una sorta di critica neanche tanto velata, si sofferma sulla facilità con cui la nostra società crea e distrugge, santifica e condanna, a seconda delle apparenze, a seconda di ciò che, passivamente, viene inculcato alle persone attraverso i potenti mezzi di comunicazione; ormai, nel mondo in cui viviamo, non conta più la realtà dei fatti, tanto che la verità corrisponde a ciò che appare in superficie, a ciò che viene mostrato attraverso il filtro di una telecamera, a ciò che viene raccontato dalla gente "affidabile"; si può distorcere la verità quanto si vuole e manipolare l'opinione pubblica: basta qualcuno che ti addestri su come usare i mass media, una faccia pulita, un completo elegante e sobrio, una recita fatta bene, magari con lacrimuccia annessa e il gioco è fatto. 
Vorrei soffermarmi, infine, sul finale che, secondo me, è spiazzante e coerente, al contempo: la vince chi manipola con sapienza. Lei è stata in grado di apparire, agli occhi degli altri, come vittima, lui è, così, incastrato in quel matrimonio, sia dai mass media, sia da lei (e dalla sua gravidanza), sia dalla sua codardia e inettitudine. Lei l'ha formato, lei è proprietaria di tutto ciò che possiede, lei ha ucciso per lui,
 lei ha fatto tutto ciò per salvare il loro matrimonio... per questo, penso che, alla fine, lui arrivi anche a rispettarla, a riconoscere la sua superiorità su tutta la linea, lei è stata in grado di organizzare la caccia al tesoro più stimolante di tutta la sua vita, volente o nolente la sua finta morte l'ha fatto sentire vivo, ha riacceso in lui qualcosa. Ormai lui non potrebbe immaginare una vita senza di lei, la sua eterna antagonista, e lo dice, perchè ora sono troppo legati, anche se da un legame fatto di oscurità, finzione, segreti... 
...quale appunto il matrimonio.
Quindi, un finale realistico, se spostiamo l'attenzione dalla trama al messaggio.

Poco cinico, isn't it? 




P.S. Vorrei spendere due parole su Rosamund Pike, la semisconosciuta, straordinaria attrice che interpreta il personaggio di Amy alla perfezione, senza essere MAI e dico MAI sopra le righe, ché era proprio questa la trappola in cui era più semplice cadere, ma lei non ha mai vacillato. Performance solida e senza sbavature e soprattutto non si limita al compitino, ma fa i compiti anche per tutto il cast -tranne Neil Patrick Harris-, quasi eclissandolo; meriterebbe l'Oscar (che purtroppo andrà al ruolo strappalacrime di Julianne Moore). Non mi sorprende che Fincher l'abbia tenuta in una sorta di bunker, quasi a voler rivendicare la scoperta di questo fantastico talento.
"Quando penso a mia moglie, penso sempre alla sua testa. Immagino di aprirle quel cranio perfetto e srotolarle il cervello in cerca di risposte alle domande principali di ogni matrimonio: a cosa pensi? Come ti senti? Che cosa ci siamo fatti?"